Siria, la risposta della Francia agli attentati

Siria, la risposta della Francia agli attentati:
pioggia di bombe sui centri di comando

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Pioggia di bombe sui centri di comando dell’Is a Raqqa Un’immagine dal satellite di Raqqa.
La prima risposta militare di Parigi agli attacchi di venerdì notte. Almeno 30 raid in poche ore.
Il ministero della Difesa: obiettivi anche centri di addestramento e depositi di munizioni .Attivisti antiIs: “Colpite strutture nevralgiche”. Molte zone della città senza corrente elettrica.

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Bombardamenti intensi su Raqqa, la città siriana considerata il quartier generale dell’Is in Siria. La notizia è stata confermata dal ministero della Difesa transalpino. E’ la prima risposta militare della Francia allo Stato islamico dopo gli attentati di Parigi. Attivisti antiIs della città siriana parlano di una “pioggia di fuoco” con almeno trenta raid nelle ultime ore, intensificati in serata. Secondo le stesse fonti, sono stati almeno venti centri nevralgici dell’Is, mentre non ci sarebbero state vittime civili. L’energia elettrica è saltata in molte zone della città.

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A Raqqa sarebbero stati addestrati alcuni degli attentatori di Parigi.
Gli attacchi sono condotti dall’aviazione francese e gli Stati Uniti, secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, stanno fornendo alla Francia i dati di intelligence per i raid in corso. Il ministero della Difesa ha indicato tra gli obiettivi colpiti nei raid un centro di comando del Califfato, una struttura di reclutamento di jihadisti, depositi di munizioni e un campo di addestramento. “I raid spiega una nota della Difesa francese sono stati condotti con 10 caccia partiti simultaneamente dagli Emirati arabi e dalla Giordania. In totale “sono state sganciate venti bombe”. Parigi sottolinea poi che l’operazione si è scagliata contro obiettivi “identificati in precedenza” dalle missioni di ricognizione condotte dall’aeronautica militare francese e che il blitz è stato condotto in coordinamento con le forze americane”.
A Raqqa, pochi giorni fa, droni Usa avevano lanciato un attacco con missili Hellfire con l’obiettivo di colpire il boia dell’Is, Jihadi John, sul cui destino rimane il mistero. Secondo gli attivisti anti Daesh, Jihadi John sarebbero morto nell’attacco che ha disintegrato due veicoli. Altre fonti hanno confermato il suo coinvolgimento, affermando che il cittadino britannico arruolato dall’Issis era stato solo ferito.

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