Il decalogo della Polizia Postale per chi acquista in Rete

Shoppin on-line in crescita ma attenzione, crescono contestualmente anche le truffe.

Per evitare brutte sorprese ai consumatori la Polizia Postale e Subito.it hanno diffuso un video tutorial con una serie di suggerimenti per acquistare on line in tranquillità.

Tutela dei dati personali, protezione da frodi e truffe e metodi di pagamento sono tra le esigenze più richieste di chi compra su Internet. Basti pensare che sono state oltre 5mila le richieste d’informazioni da parte di cittadini, piccole e medie imprese arrivate nel 2016 sul portale www.commissariatodipsonline.it.

In vista delle Feste e dello shopping natalizio che si fa sempre più in Rete, la Polizia Postale ha stilato un decalogo per aiutare chi acquista su Internet.

1) Leggere bene l’annuncio prima di rispondere. Se è troppo breve e fornisce poche informazioni, non esitare a chiederne altre al venditore. Un annuncio ben strutturato e scritto correttamente è generalmente più affidabile.

2) Informarsi sull’oggetto che si vuole acquistare. Ad esempio, se le foto sembrano troppo belle per essere vere, si può cercare l’immagine su Google Immagini. In questo modo si può capire se le foto sono copiate da altri siti o se sono originali.

3) Non fidarsi degli oggetti che costano troppo poco. Accertarsi che non ci sia troppa differenza tra i prezzi proposti e quelli di mercato.

4) Preferire sempre lo scambio a mano. Meglio incontrarsi di persona e verificare che ciò che si sta per acquistare corrisponda effettivamente alle caratteristiche descritte nell’annuncio. Così facendo si avrà anche la possibilità di rifiutare l’offerta e di segnalare eventuali comportamenti scorretti.

5) Diffidare da chi chiede di essere contattato al di fuori della piattaforma di vendita. Ad esempio su mail alternative o scritte in modi strani. Meglio diffidare anche da chi ha fretta di concludere l’affare proponendo soluzioni non sicure.

6) Non fornire mai i dati della propria carta di credito e dei propri documenti se non si è certi al 100% del venditore. Data di nascita, coordinate bancarie, codice fiscale sono dati utili per i truffatori. Anche in presenza di offerte di lavoro è meglio valutare bene quali dati fornire via mail.

7) Diffidare di chi si propone come intermediario per la transazione. Qualunque persona che fa riferimento al sito in qualità di intermediario non è in buona fede. Subito.it, ad esempio, non ha alcuna società che si occupa di gestire e garantire le transazioni. Non esiste un conto a nome di Subito su cui effettuare pagamenti e non esiste nessun metodo di spedizione garantito da Subito (ad eccezione delle “Spedizioni Sicure”).

8) Diffidare di chi ci contatta dall’estero. Non è infatti consentito inserire annunci al di fuori dell’Italia. Nel caso di contatti dall’estero, meglio non fornire i propri dati personali (codice fiscale, copie di documenti, IBAN bancario o altro). Soprattutto non bisogna effettuare alcun pagamento, specialmente su conti non italiani.

9) Scegliere solo metodi di pagamento tracciati. I bonifici bancari o per esempio servizi come Hype (powered by Banca Sella) o Paypal, permettono di solito alle forze dell’ordine di identificare la persona in caso di truffe. Evitare sempre metodi di pagamento non tracciati (anche per piccole somme) come carte ricaricabili, vaglia postali o metodi di trasferimento di denaro come Western Union e Moneygram. In caso di truffa sarà molto difficile risalire alla persona colpevole del raggiro.

10) Prestare attenzione a chi richiede il pagamento immediato di sanzioni. Specialisti delle truffe, fingendosi “avvocati”, militari della Guardia di Finanza o funzionari dell’Agenzia delle Entrate, stanno effettuando telefonate (provenienti da numero privato) a utenti che hanno inserito un annuncio per richiedere pagamenti sotto forma di multa o sanzione.

 

Fonte

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